NON SEMPRE CHI PREDICA...

In Tricologia ci sono problematiche , o per meglio dire anomalie del cuoio capelluto e dei capelli che non possono essere trattate da un Tecnico Tricologo. 

Poche per la verità!

Si tratta di anomalie come per esempio le Alopecie Cicatriziali , le Follicoliti, alcune forme di Dermatite Seborroica ecc.  manifestazioni dermatologiche che  coinvolgono il sistema immunitario, il sistema endocrino, il sistema nervoso e che necessitano di un’attenta valutazione medica, con esami ematici specifici e la prescrizione di farmaci a cui giustamente un tecnico tricologo non ha accesso.

Nel corso della mia carriera professionale mi sono sempre attenuta all’etica che la mia professione di tecnico tricologo mi impone e che condivido, ma ultimamente nutro forti dubbi  e mi spiego.

Ho incontrato , per fortuna raramente, problematiche che richiedevano una valutazione e una cura di tipo medicale ed ho inviato i clienti a medici trichiatri consigliati da una nota istituzione nazionale in materia Tricologica.

Fin qui tutto bene….

Mantengo sempre contatti con i clienti , ove possibile e con i loro parrucchieri e chiedo come si sono trovati dal medico consigliato.

E qui sorge la mia indignazione!!!

Tutte le persone , e dico tutte tutte mi riportano più o meno quanto segue:

  • “…Visita frettolosa, fatta ad occhio nudo,  il dottore neppure mi ha chiesto o prescritto le analisi del sangue, non mi ha quasi guardata in faccia, non mi ha chiesto praticamente nulla, era infastidito dalle mie domande , ha ridicolizzato la consulenza con lei  (ovvero con il tecnico tricologo) , mi ha prescritto i farmaci da acquistare solo ed esclusivamente presso una farmacia specifica , non mi ha chiesto se seguo altre cure o se ho  problemi di salute ,  mi ha alleggerita di 200 euro ,  e arrivederci. Tempo totale visita 10 minuti…”

Oggi, dopo l’ennesimo feedback dello stesso genere faccio un giro su Google per leggere un pò di recensioni nel tentativo di comprendere se si è trattato di sfortuna, pessima giornata o altro e trovo quanto segue, che copio ed incollo ovviamente non riportando i nomi:

Ps: se fate un minimo di ricerca su google le troverete anche voi….

  • “…Purtroppo la mia esperienza è stata negativa. Ha scambiato per alopecia androgenica una dermatite seborroica e ha continuato a prescrivermi lozioni inutili (che altri specialisti hanno criticato a causa della presenza di ormoni inutili a livello topico). Visite molto approssimative, ti guarda per nemmeno 2 secondi e ti svuota il portafoglio (tra prima visita e controlli non ci sono differenze in termini di prezzo).”
  • “..Pessimo medico. Sono andata da lui per un problema, che è stato chiaramente sottovalutato e associato alla pillola anticoncezionale. Non ho avuto assolutamente modo di parlare, se non per dire un paio di frasi. Passivo aggressivo e davvero maleducato.  EVITATELO!”
  • “..Pessima esperienza.Dermatite seborroica scambiata per un alopecia androgenetica. Sono riuscita a dire due parole, per il resto con un fare abbastanza scorbutico ha detto tutto lui. Quello che dice il paziente è importante e può aiutare a fare una diagnosi corretta.Non vi dico  quando ho messo la lozione prescritta. Fate attenzione”
  • “.. La mia esperienza è stata decisamente negativa. Il dottore è particolarmente maleducato, a tratti offensivo, e in più non avrei ricevuto le informazioni di cui necessitavo se non avessi insistito con le domande. Sicuramente posso considerarli 200 euro mal spesi.”
  • “…ho chiesto una consulenza su vari temi le sue risposte scontrose  e affrettate, ,non fa parlare il paziente ,burbero e maleducato concordo con la maggior parte delle recensioni 200 euro spesi male o per meglio dire con il medico sbagliato”
  • “..D’accordo anch’io con le recensioni negative, medico scontroso e indisponente, sono uscita non sapendo di più di quello che sapevo prima,e con 200€ meno in tasca”

Mi fermo qui, perché di recensioni simili ce ne sono fin troppe e mi sta salendo la pressione !!!

Quindi antipatia, pressappochismo, alterigia sono un’abitudine!!?

La cosa che mi indigna ancor di più è che alcuni di questi medici  insegnano tricologia ed etica professionale, scrivono  articoli e pubblicazioni didattiche di cui riporto (copio ed incollo) qualche stralcio:

…Non dobbiamo lasciare nulla al caso … già dalla prenotazione della visita possiamo farci apprezzare per le nostre qualità ed efficienza.

 

…se il paziente è alla prima visita dobbiamo considerare un tempo tecnico di circa 40 minuti, solo successivamente, conoscendo già il paziente possiamo razionalizzare ed abbreviare i tempi.

 

….nella fase iniziale della visita è importante lasciar parlare liberamente il paziente…

 

… solo successivamente possiamo iniziare le nostre domande che dovranno essere mirate a verificare il suo stato generale di salute….inoltre dovremmo indagare sull’eventuale assunzione di farmaci, abitudini di vita (sonno, alimentazione, fumo ecc..)

Didattica perfetta, nulla da eccepire se non fosse che a quanto pare nella pratica le cose vanno in tutt’altra direzione.

Mi pongo una domanda e la pongo anche a voi che siete a contatto con i vostri clienti, gli stessi che, quando richiedono visita medica, divengono pazienti: cosa accadrebbe se vi comportaste come questi “camici bianchi”? Se le vostre pagine social si riempissero di recensioni simili?

Io mi prenderei a schiaffi da sola!!

E cambierei lavoro!! 

Anche perché di sicuro nessuno si affiderebbe a me date le recensioni pessime.

Come tecnico tricologo la prima cosa che tengo presente in sede di consulenza è che di fronte a me c’è un essere umano in difficoltà!

Una persona che vive la sua caduta di capelli, la sua forfora o seborrea con grande angoscia e disagio, emozioni e sentimenti che vanno ad aggiungere benzina ad un fuoco che sta già evidentemente divampando al di sotto della superficie epidermica.

La persona non è la sua anomalia, ma condizione emozionale e stile di vita hanno contribuito ad attivare magari una predisposizione genetica e a generare un’anomalia. 

La partenza e l’arrivo sono in ogni caso la persona nella sua globalità.

Qualche tempo fa ad un congresso di Tricologia mi è stato detto:

– voi parrucchieri e tecnici avete il compito di rilevare un’ anomalia e di inviare il cliente a noi medici specialisti – . 

Affermazione che mi investì in pieno e che mi pose in discussione non poco con un certo mondo istituzionale.

Con la salute non si scherza e non ci si improvvisa medici su questo non c’è dubbio alcuno, ma per quanto riguarda attenzione, rispetto, empatia, ascolto, supporto direi che questi “signori” non hanno superato l’esame e sono stati bocciati!! 

Non nascondo di sentirmi un pò tra incudine e martello. 

Come essere umano e come professionista soffro ad inviare le persone che necessitano di diagnosi e cura medica da certi professionisti, così come soffro a non avere scelta; sono davvero pochi i trichiatri o i dermatologi specializzati  a fondo in tricologia, praticamente sconosciuti quelli specializzati in tricologia funzionale, ovvero con uno sguardo a 360° gradi sulla persona e non solo ed esclusivamente focalizzati sull’anomalia. 

Coloro che sulla carta sono docenti, nella pratica si sono dimostrati supponenti, poco attenti, superficiali, maleducati ed irrispettosi.

Sinceramente non so come fare, se non continuare a formarmi e a formare Tecnici Tricologi che coniughino competenze tricologiche integrate  di alto livello a fondamentali caratteristiche e capacità di attenzione, ascolto, valutazione ed empatia.

L’anomalia è sempre la materializzazione sulla superficie corporea di un disequilibrio psico-fisico – emozionale, è il venire meno della condizione di ben-essere, è il grido di aiuto dell’organismo affinché si operi un cambiamento da un punto di vista nutrizionale, emozionale , integrativo, psicologico…

Da qui parto e qui voglio arrivare: dall’essere umano…

Verso l’essere umano, per la persona !

Per questo motivo ho messo in piedi il MASTER TRICHOLOGY SPECIALIST il percorso completo che forma i parrucchieri alla massima espressione di competenza trico-cosmetica e Trico-olistica.

Se ancora non sai di cosa parlo, clicca qui sotto

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