Dismorfofobia: una sfida silenziosa nel tuo salone

Ciao Parrucchiere/a Illuminato/a!

 

Oggi voglio toccare un argomento delicato, ma estremamente importante per te che operi nel mondo della bellezza: la dismorfofobia.

 

Forse il termine ti suona nuovo o complesso, ma è più vicino a te di quanto pensi…

 

È quella condizione che porta le persone a vedersi diversamente da come sono realmente, focalizzandosi ossessivamente su presunti difetti fisici, spesso impercettibili agli altri…

 

E sì, tra questi “difetti” ci sono SPESSO anche i capelli.

 

Nel tuo salone, potresti aver incontrato persone che, nonostante abbiano una chioma folta e sana, si lamentano di essere “quasi pelate” o esprimono preoccupazioni eccessive per la caduta dei capelli, anche quando questa è nella norma.

Questo è un classico esempio di come la dismorfofobia possa manifestarsi.

La percezione alterata dei capelli

Dunque la dismorfofobia può manifestarsi in vari modi, ma nel contesto del tuo lavoro, si evidenzia spesso attraverso una preoccupazione ossessiva per la salute e l’aspetto dei capelli.

 

Clienti che vedono una perdita di capelli catastrofica dove c’è solo il normale ricambio quotidiano, o che temono di avere malattie del cuoio capelluto senza alcun fondamento clinico, sono esempi comuni…



Impatto emotivo e psicologico

Questo disturbo non solo distorce la realtà per chi ne soffre ma ha anche un profondo impatto emotivo. Può erodere l’autostima, alimentare l’ansia e, nei casi più gravi, portare all’isolamento sociale.

 

Come parrucchiere, inutile dire che ti trovi in prima linea nel riconoscere questi segnali e nel fornire un supporto che, in questo caso, va oltre taglio e colore.



Il parrucchiere come punto di riferimento

Il tuo ruolo comprende l’essere ascoltatore attento e consigliere fidato.

 

Infatti, affrontare con empatia e comprensione le preoccupazioni dei tuoi clienti, offrendo rassicurazioni basate su conoscenze professionali, può fare una grande differenza.

 

È essenziale costruire un dialogo aperto e sereno, dove la persona si senta sicura di esprimere le proprie paure senza giudizio.



4 Strategie di supporto nel salone



Ecco alcuni consigli pratici per affrontare queste situazioni:

 

  1. Ascolta Attivamente: mostra empatia e comprensione, riconoscendo le preoccupazioni del cliente senza minimizzarle.
  2. Educa: fornisci informazioni chiare e basate su fatti riguardo la salute dei capelli e il normale ciclo di crescita.
  3. Suggerisci altre figure professionali: quando necessario, suggerisci la consulenza di un professionista, come uno psicologo o psicoterapeuta. Ma ricorda di farlo con grande tatto e delicatezza.
  4. Promuovi un’immagine corporea positiva: parte del tuo lavoro è anche promuovere un’immagine corporea sana. Questo significa celebrare la diversità e la bellezza in tutte le sue forme, rafforzando la fiducia dei tuoi clienti nella loro unicità.

 

In conclusione, affrontare la dismorfofobia richiede sensibilità, conoscenza e un approccio integrato al benessere delle persone che varcano la porta del tuo negozio.

 

In Accademia di Tricologia siamo particolarmente sensibili a trasmettere un approccio orientato all’osservazione e all’ascolto.

Questo perché riconosciamo che ogni cliente è unico, con esigenze e preoccupazioni specifiche che vanno ben oltre la superficie estetica.

 

Spero che questo video articolo ti sia stato utile, resta in contatto con noi per non perdere i prossimi!!!



Elena Pozzan

Tecnico Tricologo, Fondatrice Accademia di Tricologia