Il dott. Fortuna non è certamente facile riuscire ad intervistarlo.
Ma noi ci siamo riusciti.
LA VERA AROMATERAPIA OLTRE LE MODE DEL MARKETING
Intervista a Luca Fortuna

L’aromaterapia è una disciplina che va oltre la semplice idea di “profumo piacevole”. In realtà, parliamo di un approccio olistico che sfrutta le proprietà biochimiche e vibrazionali degli oli essenziali per influenzare sia la sfera fisica, sia quella emotiva. I vantaggi reali, per i professionisti che desiderano integrarla nelle loro pratiche, sono molteplici: si può lavorare sul rilassamento, sul miglioramento del sonno, sulla gestione dello stress, ma anche su disturbi specifici come mal di testa o tensioni muscolari. Purtroppo, spesso l’aromaterapia viene ridotta a semplici messaggi pubblicitari che la dipingono come una moda passeggera. Il mio invito è di studiarla con approccio scientifico: capire le basi biochimiche degli oli, l’importanza delle sinergie tra essenze e le possibili controindicazioni. Solo così si vanno oltre le promesse superficiali e si offrono ai clienti trattamenti sicuri e davvero efficaci.
Le donne, in particolare, sono molto ricettive all’idea di usare profumi e fragranze per migliorare il benessere psicofisico. Qual è il tuo consiglio per chi lavora già nel settore olistico (naturopati, operatori del benessere, psicologi…) e vuole specializzarsi seriamente in aromaterapia, evitando informazioni superficiali e poco affidabili?
Negli ultimi anni, molte figure professionali come naturopati, operatori del benessere e persino psicologi si stanno interessando all’aromaterapia. Il mio consiglio è di formarsi attraverso corsi seri e non improvvisati, che forniscano una solida base. Quello che distingue un professionista preparato è la capacità di personalizzare il trattamento: ogni persona è un mondo a sé, e non esiste un olio essenziale “buono per tutto” o una soluzione standard. Studiare le interazioni tra gli oli e i meccanismi di azione sull’organismo, così come le eventuali incompatibilità, è fondamentale. Inoltre, chi lavora con il benessere psico-fisico dovrebbe saper integrare gli oli essenziali in un programma più ampio, che tenga conto di alimentazione, abitudini di vita e stato emotivo del cliente. Solo così si evitano le semplificazioni commerciali e si costruisce un intervento davvero professionale.

Il mercato offre infiniti prodotti a base di oli essenziali e spesso è difficile distinguere tra qualità e semplice marketing. Quali sono i parametri – o i ‘segreti del mestiere’ – per riconoscere un olio essenziale davvero puro e potenzialmente efficace, senza cadere nella trappola del “basta che profumi”?
La questione della qualità è, purtroppo, uno dei punti più critici quando si parla di oli essenziali. Il primo indicatore è l’etichetta: un prodotto serio deve riportare il nome botanico della pianta, la parte utilizzata (fiori, foglie, buccia ecc.), il paese d’origine e, il metodo di estrazione (distillazione in corrente di vapore o spremitura a freddo per gli agrumi) e il chemotipo. Inoltre, un olio essenziale puro non deve contenere additivi, sostanze sintetiche o diluenti non dichiarati. I prezzi stracciati sono spesso un campanello d’allarme: dietro un costo troppo basso, si nascondono qualità scadente o adulterazioni. Infine, per chi fa il professionista, consiglio di collaborare con fornitori affidabili, che possano garantire un prodotto di qualità aromaterapica. È un investimento nella serietà del proprio lavoro e nella sicurezza dei clienti.
Quali precauzioni dovrebbe prendere un professionista prima di proporre trattamenti aromaterapici a chi ha allergie, sensibilità o altre condizioni mediche particolari?
La precauzione principale è valutare sempre la storia clinica del cliente: eventuali allergie, intolleranze o condizioni mediche particolari come asma, gravidanza, ipertensione o epilessia. Fare un piccolo test cutaneo (patch test) può essere un primo passo per evitare reazioni indesiderate. Inoltre, è importante consultare schede tecniche e avvertenze specifiche di ogni olio essenziale, perché alcuni possono essere più irritanti di altri. Infine, in caso di dubbio, è consigliabile suggerire al cliente di confrontarsi con il proprio medico prima di procedere con trattamenti che prevedono l’uso di oli essenziali, specialmente se si tratta di una condizione medica complessa.


Ciao,
Sono Elena Pozzan, Tecnico Tricologo e Fondatrice Accademia di Tricologia…
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