Iperidrosi:sudorazione eccessiva e benessere del cuoio capelluto
Ciao parrucchiera/parrucchiere illuminato e benvenuta/o al mio nuovo video articolo!!!
Sai di cosa parlo oggi?
È estate, fa caldo…e… ho pensato di parlare di IPERIDROSI…
Cosa si nasconde dietro questo parolone? Iniziamo parlando di sudorazione!
Ma prima, un’informazione: seguimi fino alla fine perché ho un annuncio importante da farti!
La sudorazione un fenomeno fisiologico naturale
La sudorazione è un fenomeno fisiologico assolutamente naturale e necessario. È il mezzo attraverso cui il nostro organismo regola la temperatura corporea ed espelle tossine.
Durante l’estate o quando facciamo attività fisica, sudiamo di più perché il nostro corpo ha bisogno di abbassare la temperatura interna per mantenerla intorno a circa 37 gradi.
In inverno, invece, sudiamo meno perché il nostro organismo cerca di trattenere il calore. Questo meccanismo di autoregolazione è chiamato omeostasi e ci permette di adattarci alle diverse condizioni ambientali.
Il ruolo del sudore nel benessere del Cuoio Capelluto
Sudare fa bene, è un processo naturale e, che ci piaccia o no, lo facciamo tutti. Tuttavia, ci sono particolari condizioni organiche, ormonali, climatiche, psicologiche, alimentari, farmacologiche che possono alterare la quantità di sudore prodotto dal nostro organismo, generando un’anomalia chiamata per l’appunto iperidrosi.
Questa condizione si manifesta quando le ghiandole sudoripare aumentano sensibilmente la produzione di sudore in tutto il corpo o in zone specifiche, come il cuoio capelluto.
Cos’è l’iperidrosi
L’iperidrosi è quindi una condizione caratterizzata da un’eccessiva sudorazione.
Questo eccesso di sudore porta la cute a perdere il proprio equilibrio naturale, con l’accumulo sulla sua superficie di acqua, sali organici, come il cloruro di sodio, ovvero sale e ammoniaca. Il cuoio capelluto diventa biancastro, umidiccio e spesso maleodorante, e se osservato con una microcamera appare lucido e talvolta, paradossalmente, disidratato.
Iperidrosi e seborrea: due condizioni distinte
Spesso, si confonde la sudorazione eccessiva del cuoio capelluto con la seborrea, ma sono due condizioni distinte. L’iperidrosi consiste in un’eccessiva produzione di sudore, non di sebo, sebbene ciò che si osserva può essere una capigliatura floscia, unta, opaca e appesantita.
La sensazione di avere i capelli grassi in presenza di sudorazione eccessiva avviene perché il sebo, fisiologicamente presente a livello del follicolo e sulla cute, viene fluidificato dal sudore e reso maggiormente liquido ed oleoso, facilitando il suo scivolamento sugli steli dei capelli, rendendoli unti, grassi e maleodoranti.
Le conseguenze delI’ iperidrosi sul cuoio capelluto
L’accumulo di sudore prodotto in eccesso sul cuoio capelluto può causare diversi problemi. Il sudore altera l’equilibrio idro-acido-lipidico dell’epidermide, con conseguente predisposizione alla proliferazione di microorganismi negativi e sovente dannosi.
Questa condizione può portare a prurito, sensibilizzazione cutanea, arrossamento, infiammazione e una sgradevole sensazione di cattivo odore, soprattutto quando non si ha l’abitudine di lavare in modo appropriato e frequente i capelli.
L’iperidrosi non adeguatamente trattata causa quindi effetti antiestetici, oltre che irritazioni, infezioni e desquamazioni e nel lungo periodo potrebbe portare ad assottigliamento degli steli generando una percezione visiva di diradamento
Come gestire l’iperidrosi del cuoio capelluto
Per gestire l’iperidrosi del cuoio capelluto, è fondamentale mantenere pulita questa zona con lavaggi frequenti, utilizzando shampoo delicati adatti ad un uso frequente o quotidiano. È importante scegliere prodotti con ingredienti eudermici, ossia amici della pelle, per evitare ulteriori irritazioni ed alterazioni cutanee.
Un’igiene accurata permette di eliminare il sudore in eccesso prevenendo la formazione di batteri, cattivo odore, irritazioni, infiammazioni e prurito, mantenendo nel contempo il cuoio capelluto in equilibrio.
Trattamenti farmacologici e chirurgici
In alcuni casi particolarmente gravi, l’iperidrosi potrebbe richiedere un trattamento specialistico di tipo farmacologico o, nei casi più estremi, un intervento chirurgico.
Questi ultimi trattamenti sono solitamente riservati ai casi in cui le soluzioni cosmetiche non siano efficaci e sono di competenza medica.
È importante che il “parrucchiere illuminato” – ormai sai già che così io chiamo il parrucchiere non solo diventato tecnico tricologo ma che si forma in maniera continuativa – sia in grado di rilevare correttamente l’anomalia e di informare la persona in maniera chiara e competente sulle varie opzioni disponibili.
Il ruolo del “Parrucchiere Illuminato”
Per il parrucchiere illuminato, è essenziale avere una conoscenza approfondita dell’iperidrosi e delle sue conseguenze sul cuoio capelluto e sui capelli.
Questo permette di offrire una consulenza autorevole e di proporre le migliori soluzioni per ogni persona. È importante ascoltare attivamente i clienti, senza giudicare, mettendo in campo l’empatia per comprendere al meglio le loro esigenze e preoccupazioni.
L’approccio deve essere delicato e soprattutto personalizzato e attento ai bisogni specifici della persona che si rivolge a te o al tuo salone. La persona, appunto, deve sentirsi in mani sicure e accompagnata nel suo percorso.
La formazione continuativa può fare la differenza nel fornire un servizio di alta qualità.
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Elena Pozzan
Tecnico Tricologo, Fondatrice Accademia di Tricologia